
Tutta l’emozione, tutta la bellezza e la paura stanno racchiuse nel sospiro di Cocciante appena prima di dare inizio al capolavoro “Bella senz’anima”.
In quel momento tutto è in forse, noi aspettiamo con una lieve insofferenza che quella vicinanza al microfono diventi nulla, e si trasformi in un viaggio da vivere ad occhi chiusi.
E allora noi ascolteremo con più attenzione, con più insistenza, non adagiati ma sentendoci privilegiati. Credo stia lì il segreto del mondo. Negli attimi di lieve dimenticanza, e di inizio di un qualcosa di nuovo. L’attimo in cui dobbiamo fare quel passo, altrimenti avremmo il rimpianto tutta la vita. Quella voglia di spaccare il mondo, inevitabilmente collegata alla razionale consapevolezza che prima o poi diverremo anche noi nuvole e pioggia.
Allora io vi invito ad affinare l’orecchio – come se vi accostaste una conchiglia e sentiste il vostro mare – a cogliere quei piccoli momenti lì, in cui la vita di prima e la vita da quel frangente in poi potrebbero diventare due frutti totalmente opposti seppur dello stesso albero, in cui scorre la stessa linfa vitale. Ho deciso di prestare attenzione a questo, ai secondi di svolta, ai brividi fugaci e alle scelte folli – che non si sa dove ci porteranno – ma che costellano imprevedibilmente la nostra vita.